Dal 27 gennaio al 1 aprile va in scena all Teatro Franco Parenti di via Cadolini 19 Un trittico di spettacoli e un ciclo di riflessioni Corpo a corpo un progetto teatrale di Andrée Ruth Shammah.
Con chi è impegnato a mantenere fino alla morte la sua promessa, Andreas, il clochard ubriacone toccato dalla grazia? A cosa dice no Gyorgy, lo scrittore che si è rifiutato di dare la vita a un figlio in questo mondo che ha ospitato i Lager e i loro volenterosi carnefici? Contro chi combatte la sua ultima battaglia Rakover, l'unico superstite del ghetto di Varsavia? Da dove arriva il progetto che attraversa le quattro lezioni di Haim Baharier sulla Genesi? A quali domande il filosofo cerca di trovare un metodo di risposta?
Ci sono domande che l’uomo pone a se stesso e alle quali rispondere è doveroso.
Ma la risposta spesso acquieta la fame di senso, la seda. Il senso del ‘corpo a corpo’ è quello di interrogare la domanda, spingerla all’angolo, prima che essa porga l’alibi della risposta.
Come nelle “Emozioni della complessità”, Andrée Ruth Shammah utilizza un trittico di spettacoli (qui completati da due cicli di riflessione), per riaffermare un'idea di teatro che guarda le questioni contemporanee in una diversa profondità. Qui ci si confronta con l'assoluto, non con l'attualità, ma c'è sempre una ferita insopportabile da cui sgorga la necessità di cercare il senso delle cose, attraverso personaggi esemplari, impegnati in un confronto estremo, decisivo per la propria e altrui esistenza.